La scuola è culla di cultura, educa, plasma il carattere, impartisce disciplina, esalta e rende percepibili le singole potenzialità e adesso lentamente affronta il tema del rispetto in un senso più specifico del termine. Rispetto non solo per la figura portatrice di sapienza del Maestro, non solo per il compagno di banco simpatico e per quello così diverso e lontano, ma rispetto concreto per la vita che gravita attorno a noi. La scuola comincia la sua salita per abbattere lo spreco indegno di cibo che avviene ogni giorno, insegnando all’alunno il rispetto per quello che nutre il suo corpo e la sua mente e la condivisione del proprio pranzo con chi non vede il cibo come elemento scontato della giornata, ma come dono prezioso. Bambini che donano ad altri bambini, piccoli alunni che donano il loro cibo ad altri adulti, prendendo coscienza dell’importanza che il momento del pranzo assume per chi non ha la certezza di poterlo consumare ogni giorno.
L’idea, intelligente e ben studiata, è ad opera della Scuola Primaria di Rio Crosio di Asti, e non prevede miseri resti di cibo che si rivelano poi del tutto inutili ma considera per ogni bimbo un pasto dimezzato, metà porzione di primo, metà di secondo e metà di contorno. Alla parola dimezzato la maggioranza dei genitori urlerà alla rivolta, è bene spiegare l’esatta procedura. L’alunno ha a disposizione la sua porzione, che viene divisa, lasciandogli nel piatto un porzione più piccola del solito. Se il bimbo avvertirà ancora fame o avrà semplicemente voglia di un bis potrà ovviamente usufruire dell’altra parte del suo pasto ma nel caso fosse stata sufficiente la prima, la seconda verrà donata alla Caritas più vicina che provvederà al ritiro dei pasti. Questo evita che i bambini giochino con il cibo nel piatto rendendolo inutilizzabile e che si responsabilizzino autonomamente prendendo a cuore la causa, immaginando che un altro bimbo da un’altra parte della città mangerà grazie al suo gesto e alla sua attenzione.
Si potrebbe pensare che in questo modo il bambino mangi meno rispetto al normale pranzo servito in porzione completa ma i dati riscontrati dalla pratica indicano ben altra storia. Le mezze porzioni non spaventano e si rivelano un incentivo a mangiare con più entusiasmo e anche per chi solitamente non ha un appetito da leoni spesso vien voglia di un altro assaggio, in questo modo si è notato un piccolo e graduale aumento del consumo delle pietanze, il bambino coglie l’importanza del pasto e cresce anche la sua voglia di mangiare. Ogni giorno nelle scuole finiscono nel sacco nero tra le 20 e le 25 porzioni di cibo, che grazie all’ottimo lavoro di condivisone tra Scuola e Caritas arriveranno adesso su altre tavole. Il 31 marzo verrà approvato ufficialmente il progetto con il fine di estendere questa ammirevole iniziativa anche alle altre scuole di Asti.
Ristoritaly è da sempre schierata dalla parte delle Idee Intelligenti, dove la comunità si adopera al benessere del mondo che la circonda, in particolar modo quando sono i bambini ad essere coinvolti da adulti capaci, in un percorso umano e solidale che accresce la loro sensibilità verso realtà lontane dalla propria.